Itinerario Manzoniano
La prima tappa è Villa Manzoni, in località Caleotto di Lecco, dove sarà possibile visitare l’interno della Casa-Museo , residenza principale dell’età giovanile dello scrittore de “I Promessi Sposi”.
L’itinerario prosegue fino a Pescarenico, dove sono ancora riconoscibili alcune celle e il cortile del vecchio convento dove avrebbe dimorato fra' Cristoforo. ed il nucleo antico conserva l’assetto di seicentesco borgo di pescatori; raggiungeremo la riva orientale del fiume Adda, per ricordare l’episodio celeberrimo dell’ “…addio ai monti…” e, dopo una breve ma suggestiva passeggiata lungo il fiume, durante la quale è possibile ammirare il monte Resegone e l'antico ponte Azzone Visconti citato nel romanzo,faremo una sosta nella caratteristica piazza dei pescatori.
Altri luoghi interessanti potrebbero essere a Olate, dove si può ammirare la presunta ‘casa di Lucia’. Da un portale decorato con una ‘Annunciazione’ del Cinquecento si passa nel cortile dominato da una vecchia torre ‘colombera’. La Chiesa dei SS: Vitale e Valeria sarebbe invece il luogo dove furono celebrate le nozze tra Renzo e Lucia. Della costruzione originale rimane solo il campanile, mentre la navata venne ricostruita ed ampliata a partire dal sec. XVIII. Il Palazzotto di Don Rodrigo si raggiunge seguendo una stradina a tornanti. La costruzione cinquecentesca, attribuita a Pellegrino Tibaldi, rimase identica a quella descritta dal Manzoni fino agli anni '40 del secolo scorso, quando subì consistenti rimaneggiamenti.
Per quanto riguarda il luogo in cui Don Abbondio ricevette le minacce dei bravi, i topografi sono abbastanza concordi nell'identificarlo nell'attuale Cappella di via Croce, sotto il poggio di Acquate.
A Chiuso si troverebbe invece la casa del sarto dove Lucia fu ospitata dopo il rapimento. Sempre a Chiuso avvenne l'incontro tra il cardinale Federico Borromeo e l'Innominato. Del suo Castello rimane soltanto un rudere turrito, nei pressi dell'eremo di S. Girolamo a Vercurago, su uno sperone del monte da cui si domina il lago di Olginate e tutta la zona sottostante.
L’itinerario prosegue fino a Pescarenico, dove sono ancora riconoscibili alcune celle e il cortile del vecchio convento dove avrebbe dimorato fra' Cristoforo. ed il nucleo antico conserva l’assetto di seicentesco borgo di pescatori; raggiungeremo la riva orientale del fiume Adda, per ricordare l’episodio celeberrimo dell’ “…addio ai monti…” e, dopo una breve ma suggestiva passeggiata lungo il fiume, durante la quale è possibile ammirare il monte Resegone e l'antico ponte Azzone Visconti citato nel romanzo,faremo una sosta nella caratteristica piazza dei pescatori.
Altri luoghi interessanti potrebbero essere a Olate, dove si può ammirare la presunta ‘casa di Lucia’. Da un portale decorato con una ‘Annunciazione’ del Cinquecento si passa nel cortile dominato da una vecchia torre ‘colombera’. La Chiesa dei SS: Vitale e Valeria sarebbe invece il luogo dove furono celebrate le nozze tra Renzo e Lucia. Della costruzione originale rimane solo il campanile, mentre la navata venne ricostruita ed ampliata a partire dal sec. XVIII. Il Palazzotto di Don Rodrigo si raggiunge seguendo una stradina a tornanti. La costruzione cinquecentesca, attribuita a Pellegrino Tibaldi, rimase identica a quella descritta dal Manzoni fino agli anni '40 del secolo scorso, quando subì consistenti rimaneggiamenti.
Per quanto riguarda il luogo in cui Don Abbondio ricevette le minacce dei bravi, i topografi sono abbastanza concordi nell'identificarlo nell'attuale Cappella di via Croce, sotto il poggio di Acquate.
A Chiuso si troverebbe invece la casa del sarto dove Lucia fu ospitata dopo il rapimento. Sempre a Chiuso avvenne l'incontro tra il cardinale Federico Borromeo e l'Innominato. Del suo Castello rimane soltanto un rudere turrito, nei pressi dell'eremo di S. Girolamo a Vercurago, su uno sperone del monte da cui si domina il lago di Olginate e tutta la zona sottostante.
LECCO - ITINERARIO MANZONIANO
Informazioni utili
E' consigliabile effettuare l'itinerario Manzoniano dal martedì alla domenica, in considerazione del
fatto che in questi giorni la Villa Manzoni é aperta al pubblico dalle ore 9:30 alle ore 17:30, mentre il
lunedì è giorno di chiusura.
La Villa Manzoni è la prima tappa del percorso; qui é possibile assistere alla visione di un video che
racconta in dettaglio la storia della dimora della famiglia Manzoni.
La Villa é sita in via Arlenico, all'angolo con via Amendola e dista dalla centrale piazza Manzoni (con il
monumento all'illustre personaggio) circa 15 minuti a piedi; inoltre é facilmente raggiungibile in auto
e dispone di un ampio parcheggio.
Nelle vicinanze della Villa, a circa 10 minuti a piedi, si può visitare la Chiesa del Convento di
Pescarenico. Nella piazza Fra' Cristoforo è visibile un Ossario del 1699 con i resti dei frati francescani
morti di peste. A pochi passi, in direzione del fiume Adda, sorge il Villaggio dei Pescatori attorno
all'antica piazza Era. Alla foce del torrente Bione una targa ricorda la notte della fuga dei Promessi
Sposi dalla città natale.
La seconda fase dell'itinerario si svolge nei rioni della parte alta della città. Qui luoghi del romanzo
sono visibili solamente dall'esterno, in quanto si tratta di edifici appartenenti a privati.
Spostamenti da Pescarenico:
A) se siete a piedi autobus n° 1 (direzione Laorca o via Quarto), fermata al semaforo di via
Adamello; il servizio urbano si effettua ogni 15 minuti circa.
B) se disponete di un mezzo privato segnaliamo il parcheggio di Via Ugo Foscolo (parcheggio
del cimitero di Castello) ubicato in posizione favorevole per raggiungere i luoghi di interesse
manzoniano.
Informazioni utili
E' consigliabile effettuare l'itinerario Manzoniano dal martedì alla domenica, in considerazione del
fatto che in questi giorni la Villa Manzoni é aperta al pubblico dalle ore 9:30 alle ore 17:30, mentre il
lunedì è giorno di chiusura.
La Villa Manzoni è la prima tappa del percorso; qui é possibile assistere alla visione di un video che
racconta in dettaglio la storia della dimora della famiglia Manzoni.
La Villa é sita in via Arlenico, all'angolo con via Amendola e dista dalla centrale piazza Manzoni (con il
monumento all'illustre personaggio) circa 15 minuti a piedi; inoltre é facilmente raggiungibile in auto
e dispone di un ampio parcheggio.
Nelle vicinanze della Villa, a circa 10 minuti a piedi, si può visitare la Chiesa del Convento di
Pescarenico. Nella piazza Fra' Cristoforo è visibile un Ossario del 1699 con i resti dei frati francescani
morti di peste. A pochi passi, in direzione del fiume Adda, sorge il Villaggio dei Pescatori attorno
all'antica piazza Era. Alla foce del torrente Bione una targa ricorda la notte della fuga dei Promessi
Sposi dalla città natale.
La seconda fase dell'itinerario si svolge nei rioni della parte alta della città. Qui luoghi del romanzo
sono visibili solamente dall'esterno, in quanto si tratta di edifici appartenenti a privati.
Spostamenti da Pescarenico:
A) se siete a piedi autobus n° 1 (direzione Laorca o via Quarto), fermata al semaforo di via
Adamello; il servizio urbano si effettua ogni 15 minuti circa.
B) se disponete di un mezzo privato segnaliamo il parcheggio di Via Ugo Foscolo (parcheggio
del cimitero di Castello) ubicato in posizione favorevole per raggiungere i luoghi di interesse
manzoniano.
In zona potete ammirare:
- la Chiesa di Don Abbondio;
- la presunta Casa di Lucia di Olate (identificata dagli studiosi di topografia manzoniana seguendo
soprattutto il romanzo edito);
- il Tabernacolo dei Bravi;
- il Palazzotto di Don Rodrigo (è ben visibile dal rione di Acquate);
- la tradizionale Casa di Lucia ad Acquate (oggi è un'osteria che ospita di frequente mostre
fotografiche e varie iniziative).
Il percorso fin qui descritto impegna circa mezza giornata.
Una variante pomeridiana può essere la visita al Castello dell'Innominato che si trova nel paese di
Vercurago in località Somasca. Per raggiungerlo in auto da Lecco occorre seguire la strada in
direzione di Bergamo per circa 5 km e, giunti nel comune di Vercurago, seguire le indicazioni
"Santuario di San Gerolamo". Da qui si prosegue a piedi per circa 45 minuti percorrendo il viale delle
cappelle dedicate a San Gerolamo e poi il sentiero che ha inizio sul lato destro della Chiesa della
Valletta e giunge in breve al castello. Per coloro che non sono in possesso di mezzo privato
consigliamo l'autobus n° 1 con capolinea in localit à Chiuso. Da Chiuso si prosegue a piedi fino a
raggiungere il semaforo di Vercurago, indi si piega a sinistra e si sale una agevole scalinata che
collega Vercurago con l'abitato di Somasca e con il Santuario (circa 15 minuti di cammino da
Chiuso).
- la Chiesa di Don Abbondio;
- la presunta Casa di Lucia di Olate (identificata dagli studiosi di topografia manzoniana seguendo
soprattutto il romanzo edito);
- il Tabernacolo dei Bravi;
- il Palazzotto di Don Rodrigo (è ben visibile dal rione di Acquate);
- la tradizionale Casa di Lucia ad Acquate (oggi è un'osteria che ospita di frequente mostre
fotografiche e varie iniziative).
Il percorso fin qui descritto impegna circa mezza giornata.
Una variante pomeridiana può essere la visita al Castello dell'Innominato che si trova nel paese di
Vercurago in località Somasca. Per raggiungerlo in auto da Lecco occorre seguire la strada in
direzione di Bergamo per circa 5 km e, giunti nel comune di Vercurago, seguire le indicazioni
"Santuario di San Gerolamo". Da qui si prosegue a piedi per circa 45 minuti percorrendo il viale delle
cappelle dedicate a San Gerolamo e poi il sentiero che ha inizio sul lato destro della Chiesa della
Valletta e giunge in breve al castello. Per coloro che non sono in possesso di mezzo privato
consigliamo l'autobus n° 1 con capolinea in localit à Chiuso. Da Chiuso si prosegue a piedi fino a
raggiungere il semaforo di Vercurago, indi si piega a sinistra e si sale una agevole scalinata che
collega Vercurago con l'abitato di Somasca e con il Santuario (circa 15 minuti di cammino da
Chiuso).